Un'eredità per il mondo intero, ciao Babbo Lello!

Lello Surace ha lasciato il suo corpo e a tutti noi il patrimonio inestimabile del suo impegno e amore per la Pizza Napoletana, ecco un nostro ricordo che vorremmo condividere con tutti voi.

Capita a volte di ascoltare storie fantastiche, di coraggio, perseveranza, valori positivi, eroi inaspettati che con il loro impegno ed esempio lasciano tracce profondissime nell'anima di tutti coloro che incontrano.

La storia di Lello Surace è una di queste storie.

E' una storia antica, che inizia nel 1935 e che vede la meravigliosa città di Napoli come sfondo. Epoca in cui la povertà era ancora molto forte, dove la vita di strada era l'unica soluzione per molti giovani.

Lello, però, ha la fortuna di avere alle spalle una famiglia di persone dedite al lavoro e all'impegno quotidiano; infatti inizia a lavorare giovanissimo presso il ristorante Mattozzi di via Marchese Campodisola dove il padre Alfredo era direttore di sala.

Alfredo Surace e la moglie Concetta trasmettono al piccolo Lello tutta la forza necessaria per affrontare le sfide del lavoro, gli trasmettono i segreti e le tradizioni della pizza napoletana, sicuri di star costruendo un solido futuro al figlio, mai avrebbero immaginato che quel giovane ragazzo sarebbe diventato una delle persone  di maggiore influenza nel mondo della Pizza in tutto il mondo.

E' nel 1959, quando Lello è ormai un giovane uomo, che i Mattozzi assumono la completa gestione del ristorante in Piazza Carità risalente al 1833 e da sempre punto di ritrovo di intellettuali e artisti della città.
Le straordinarie capacità di Lello gli permettono di far crescere la fama del locale, conservando le caratteristiche popolari tanto amate da tutti gli abitanti dei quartieri limitrofi e affacciandosi con curiosità alle possibilità di una Napoli turistica che sappia utilizzare il proprio immenso patrimonio culturale e gastronomico.

Negli anni '80 si consolida l'amicizia tra un gruppo storico di pizzaioli della città, preoccupati dalla veloce perdita delle tradizioni nel mondo della pizza. Questo manipolo di pizzaioli inizia a confrontarsi sulle antiche tecniche trasmesse dai propri genitori, individuando le caratteristiche più importanti per la Pizza di Napoli e racchiudendole in quello che poi sarà il Disciplinare Internazionale della Pizza Napoletana.  

In questo contesto, nel 1984, insieme all'amico Antonio Pace , Lello Surace fonda l'Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN), diventandone Vice Presidente.  

La storia che segue vede un susseguirsi di infiniti viaggi in tutto il mondo, convegni, conferenze, lezioni, discussioni, confronti con colleghi, dialogo con le istituzioni. Le attività dell'associazione sono incessanti, tutte rivolte a far riconoscere il prodotto originario della città in tutto il mondo, differenziandolo dalle altre forme di pizze.

Tutte le attività dell'AVPN sono svolte senza mirare ad un guadagno personale, quindi le attività del ristorante non possono fermarsi, e così l'impegno di Lello diventa ininterrotto; gira tutto il mondo, formando pizzaioli nei paesi più lontani, dal Giappone alla Corea, passando per gli Stati Uniti e raggiungendo l'incredibile risultato di vedere il marchio della Vera Pizza Napoletana in tutti i continenti, con centinaia di associati.

Gli ultimi anni sono pieni di ulteriori riconoscimenti e soddisfazioni, Lello partecipa alla creazione dell'associazione de "Le Centenarie", che unisce i locali con più di 100 anni di età di Napoli;  il ristorante pizzeria Mattozzi entra a far parte anche dell'esclusiva associazione Locali Storici d'Italia, di cui solo 17 hanno sede in Campania.

L'incredibile però doveva ancora arrivare.

Dopo decenni nel mondo della pizza, valutata il più umile dei piatti e quindi dei lavori, avviene qualcosa che cambierà per sempre la storia della gastronomia mondiale, il riconoscimento dell'Unesco dell'arte del pizzaiolo napoletano!

E' come il coronarsi di un sogno,  il proprio mestiere viene inserito tra il patrimonio di questa umanità, finalmente riconosciuto con rispetto e ammirazione da tutto il mondo.

Ora il nostro Lello potrà finalmente riposare, ma la sua passione continuerà a pulsare nei cuori di ogni Pizzaiolo degno di questo nome e delle migliaia di persone che hanno incontrato il suo sorriso, la sua eleganza e i suoi insegnamenti.

Può riposare tranquillo Lello, cosciente che suo figlio Paolo è stato il suo miglior allievo, intenzionato fortemente a proseguire sulla sua strada, quella della passione e della lealtà, portando avanti lo storico ristorante Mattozzi di piazza Carità e continuando a tenere alta la bandiera della Pizza Napoletana in tutto il mondo!

Anche gli eroi muoiono, ma la riconoscenza e l'amore di chi li ha conosciuti non finiscono e così gli eroi diventano eterni.

Ciao Lello.