La pizza fritta di Paolo Surace riceverà la tabella di certificazione da AVPN

Novità gustosa in casa di AVPN che inserisce nel suo disciplinare anche la pizza fritta.

Non poteva mancare all’appello la pizza fritta di Paolo Surace, il suo locale storico - Pizza Fritta Famiglia Surace da più di 100 anni - riceverà infatti la tabella di certificazione da parte dell’Associazione Verace Pizza Napoletana.

Un’eccellenza della tradizione partenopea - come la pizza fritta - meritava il giusto riconoscimento e la conseguente tutela da parte di AVPN che ha deciso di dedicargli un’intera appendice.

Quest’ultima - scritta in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II - illustra in maniera dettagliata, non solo le diverse varianti della pizza fritta (dalla forma tonda a quella tipica del calzone), ma anche il modo migliore per preparare l’impasto e la tecnica giusta per friggere. 

Un locale take away dedicato da sempre alla pizza fritta 

La pizza fritta è sempre stata un must del ristorante storico “Pizza Fritta Famiglia Surace da più di 100 anni” che è dedicato, infatti, interamente all’asporto del calzone tipico napoletano.

Grazie all’impegno e alla sinergia con AVPN - di cui Paolo Surace è membro e cofondatore - la storica friggitoria sarà tra i primi otto locali a ricevere la tabella di certificazione da parte dell’Associazione Verace Pizza Napoletana.

Sono state scelte otto tabelle non casualmente: il richiamo è alla formula antica “oggi a otto” con cui la pizza fritta veniva comprata a credito e pagata successivamente.

La storia della pizza fritta a Napoli

Le origini della pizza fritta risalgono alla fine della seconda guerra mondiale quando trovare la tradizionale pizza tonda era diventato impossibile: non vi erano più ingredienti per prepararla e i forni a legna scarseggiavano essendo stati distrutti durante il conflitto.

Ed è così che l’estro e il genio partenopeo pensò di friggere l’impasto, che una volta immerso nell’olio bollente, si gonfiava e dava vita al calzone così come lo conosciamo adesso.

L’imbottitura originale era rappresentata dalla ricotta, pietanza che si trovava in abbondanza e i famosi cicoli derivati dagli avanzi del maiale.

Infine, la pizza fritta è entrata nell’immaginario collettivo anche grazie alle rappresentazioni cinematografiche. Come dimenticare, infatti, la famosa scena dell’Oro di Napoli in cui Sophia Loren si dedica alla preparazione e alla frittura!